Matematico italiano. Allievo di Cavalieri, gli subentrò alla cattedra di
Matematica presso l'università di Bologna. I suoi studi furono, per un
certo verso, un'anticipazione dei metodi inifinitesimali di Leibniz e Newton, a
partire da quello dell'infinitesimale geometrico degli indivisibili di
Cavalieri. Con la sua opera
Novae quadraticae aritmeticae diede il suo
contributo alla teoria delle serie; con
Geometricae elementa speciosae
(1659) precorse di fatto gli analisti del XIX sec. riguardo al concetto di
limite e di integrale definito, tanto che quest'ultimo è oggi chiamato
integrale di M.-Cauchy (Bologna 1626-1686).